La terapia di coppia non di rado è svolta da una coppia di terapeuti. E’ una scelta che permette di lavorare in modo più efficace e rapido, tuttavia è meno comune che la coppia di terapeuti sia anche una coppia… di fatto, o come nel nostro caso, una coppia unita dal vincolo del matrimonio.
C'è una sofferenza inevitabile che è parte dell'esperienza umana, e una sofferenza evitabile che nasce dal rifiuto della nostra realtà. La conoscenza di sè è il primo passo verso l'accettazione delle nostre fragilità e dei nostri limiti.
Pensiamo che il benessere non consista nell'assenza della sofferenza, quanto nella capacità di affrontare le difficoltà in modo creativo e di trasformare gli ostacoli in possibilità.
Come un bravo giardiniere, il terapeuta individua l'ostacolo che impedisce lo sviluppo delle radici dell'albero, lo rimuove e lascia che la pianta riprenda la sua naturale crescita. Egli non causa alcun cambiamento e non decide per la persona..
Quando la coppia soffre di un malessere importante, aspetti dolorosi come le disillusioni, le ferite subite, la mancanza di prospettive comuni, possono portare ad una sensazione di reciproca distanza e all'impressione di non riuscire a comunicare.
La persona o la coppia che viene da noi non porta mai solo se stessa, ma è parte di un sistema più grande, quello creato dai rispettivi legami familiari, sia presenti che passati.
I rapidi cambiamenti della società e della famiglia richiedono continui adattamenti da parte dei genitori e la necessità di una messa in discussione.
Una delle domande più stimolanti e forse un po' inquietanti che ci possiamo fare è come mai abbiamo scelto proprio quella persona per condividere con lei la nostra vita.
I sintomi della depressione sono costituiti innanzitutto da una sensazione di tristezza, mancanza di energia e motivazione. Spesso ad accompagnare questi vissuti sono il senso di indegnità, la mancanza di autostima, l'ansia costante.
Il dolore è un aspetto inevitabile della condizione umana. Così come il dolore fisico ha una funzione indispensabile per la nostra sopravvivenza, anche il dolore psichico, può avere una funzione indispensabile per il nostro benessere.
Con l'espressione emozioni negative, nella prassi ci si riferisce con tali termini alle emozioni fondamentali (tristezza, rabbia e paura) che di per loro non hanno nulla di sbagliato o dannoso ma che provocano dispiacere quando le sentiamo.
Quando si parla di depressione si parla di un'esperienza che non può essere del tutto ignota a ciascuno di noi..
Tramite un percorso di conoscenza di sè è possibile risalire alle definizioni e ai limiti che ci imponiamo arbitrariamente, trasformare alcuni segnali di pericolo in indicatori di possibilità affrancandoci dalla tirannia dell'ansia.
E' vero che la nostra infanzia è così determinante per la nostra vita futura? perché?
L'Analisi Transazionale è stata creata da Eric Berne, medico e psicoterapeuta di origine canadese nato nel 1910 e morto nel 1970. Questi, cresciuto professionalmente nel mondo della psicoanalisi, verso la fine degli anni '50 decise di allontanarsi da quell'ambito.
Uno dei tanti motivi per cui è così impegnativo conoscere se stessi sta nella difficoltà di trovare gli strumenti che sono necessari per farlo.
Partiamo dal G (cioè Stato dell'Io Genitore). Possiamo ora pensare a due G diversi: il Genitore Affettivo (GA) che è quella parte del Genitore che si occupa di prendersi cura, di dare calore e affetto, di contenere; il Genitore Normativo (GN) che è quella parte che dà le regole e i limiti, stabilisce ciò che è giusto e sbagliato.
La diagnosi degli Stati dell'Io (cioè la possibilità di attribuire certi comportamenti, pensieri ed emozioni propri o altrui, ad uno Stato dell'Io piuttosto che all'altro) può essere tentata in modi diversi..
Scrivere di improvvisazione in questo caso significa scrivere di un particolare modo di affrontare le situazioni che ci mettono in discussione e alla prova.
Una delle idee più interessanti, soprattutto per gli sviluppi che ha avuto nell'ambito dell'A.T., sviluppata da Eric Berne, può essere considerata quella di copione di vita.
La terapia della gestalt è un approccio originale alla psicoterapia creato da Fritz Perls, psicoterapeuta nato nel 1893 e morto nel 1970.
Dare una definizione della psicoterapia è una cosa molto difficile, quindi non ci proverò direttamente ma cercando di semplificarmi il compito. Iniziamo da cosa NON è la psicoterapia..
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Ultima modifica: 09/05/2016
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